Neatour

From the Blog

Rione Sanità

Il Rione Sanità è un centro distrettuale di una rete di edifici religiosi cristiani sorti su preesistenti sacelli pagani, lungo le antiche vie e le cave di tufo. Il quartiere deve il suo nome al fatto che si riteneva che nella valle sottostante la collina di Capodimonte l’aria fosse particolarmente salubre. Mentre, secondo un’altra tradizione, il nome deriverebbe dalla Sanità dei suoi abitanti frutto dei miracoli che i santi qui sepolti facevano a coloro che andavano a pregarli.

È verosimile, infatti, l’ipotesi di una comunità di monaci greci sorta attorno alla fabbrica paleocristiana di San Gaudioso, dentro la quale si celebrava l’antichissimo culto al Santo Quod VultdeusÈ inoltre probabile che dai valloni dei Vergini – Sanità sia stato estratto il tufo per realizzare le Mura della città.

Il sistema dei corsi d’acqua, noto come “lave dei Vergini” delineò i tracciati stradali, che divennero gli assi stradali sui quali si andarono formando i primi Borghi nei secoli XIII e XIV.

Il Rione Sanità è formato da varie zone denominate Stella, Vergini, Cristallini, Miracoli che non sono dei veri e propri quartieri, ma aree che gravitano intorno ad una determinata chiesa, stradina, palazzo e che conservano queste denominazioni da secoli.

L’etimologia Vergini risale a tempi antichissimi, quando in questa zona si riunivano i fedeli del dio Eunosto, dio della temperanza, che facevano voto di castità evitando qualsiasi contatto con l’altro sesso.

L’intera area risulta tra le più dinamiche della citta di Napoli e ricca di interesse sia storico, architettonico nonché archeologico. Inoltre grazie alla nascita di cooperative che coinvolgono giovani del quartiere, la Sanità sta vivendo un periodo davvero “magico” richiamando l’attenzione di tanti visitatori che possono finalmente godere delle tante interessanti attrattive della zona. Questo processo, iniziato qualche anno fa ha permesso anche un rilancio “sociale e culturale” dell’intera zona offrendo maggiori prospettive a ragazze e ragazzi nativi della zona. Oggi grazie al loro contributo sono sati riaperti siti di grande importanza purtroppo chiusi per troppi anni.

Tra le varie attrattive della zona ricordiamo l’edificio conosciuto come il Palazzo dello Spagnuolo, opera di Ferdinando Sanfelice, il più ardito ed originale architetto del ‘700 napoletano noto soprattutto per le cosiddette “Scale Aperte”.

Al centro del Quartiere, si trova la capiente Piazza Sanità, che molti considerano una specie di concentrato della tipica costumanza napoletana e che ospita da anni la “Festa d’o Munacone”, dedicata a San Vincenzo Ferrer: un raduno del popolo in cui erano presenti tutti gli ingredienti di quel folclore spontaneo spassoso.  La piazza presenta la seicentesca Basilica di Santa Maria della Sanità punto di riferimento dell’intero Quartiere, tra i principali esempi del barocco napoletano ed il cui tratto distintivo è la magnifica cupola con maioliche gialle e verdi. Sotto la Basilica, inoltre, si sviluppano le Catacombe di San Gaudioso risalenti al IV secolo d.C. e considerato primo cimitero ipogeo paleocristiano

Altri luoghi importanti e davvero speciali sono l’ipogeo dei Cristallini che con le sue tombe rappresenta una rara e preziosa testimonianza di architettura e pittura ellenica nel cuore di Napoli; le Catacombe di San Gennaro dove fu traslato il corpo del Santo protettore della città; il Cimitero delle Fontanelle, luogo suggestivo dedicato all’antico culto delle “Anime Pezzentelle”.

Inoltre grazie all’organizzazione curata dalle suddette cooperative, due nuovi progetti sono stati avviati di recente e che senza dubbio meritano una visita: la cosiddetta “Chiesa Blu” i cui interni sono stati dipinti con circa venti tonalità di azzurro e decorati con i volti della gente del Quartiere; lo Jago Museum un percorso espositivo tra alcune delle opere più recenti del giovane artista all’interno della seicentesca chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi.

Michele Carneglia

 

 

 

 

 

Wordpress Social Share Plugin powered by Ultimatelysocial