Il promontorio su cui sorge il Castello di Baia era occupato, in epoca romana, da una lussuosa villa marittima tipica residenza della nobilitas di Roma. I resti ancora identificabili sono quelli della villa tardo-repubblicana appartenuta a C. Giulio Cesare.
Il castello di Baia fu costruito sul finire del XV secolo da Alfonso d’Aragona per difendere il golfo di Pozzuoli dalle incursioni moresche, nell’ambito di un vasto programma di costruzione di sistemi di fortificazione condotto in tutta l’Italia meridionale.
L’idea dell’utilizzazione del castello come Museo Archeologico dei Campi Flegrei risale ad Amedeo Maiuri che auspicava la creazione in loco di un grande Museo dove potessero essere esposti tutti i reperti provenienti dall’area flegrea. Il primo nucleo museale fu inaugurato nel settembre del 1993 e oggi la raccolta occupa l’intero complesso. L’allestimento intende proporre la storia degli antichi siti presenti nei Campi Flegrei in cinque sezioni distinte secondo un’esposizione ragionata per contesti topografici e tematici : Cuma, Puteoli, Baia, Miseno e Literno.
In 1999 an archaeological dig was conducted in the Castel of Baia and excavations revealed the residential sector of the Roman Villa situated at about 80 m. above sea level. The villa was incorporated into the fortress at the end of the 1400 when the Aragonese ruled Naples.
The idea of using the castle as an Archaeological Museum of the Phlegraean Fields dates back to Amedeo Maiuri who hoped for the on site of a large museum where all the finds from the Phlegraean area could be exhibited. The first museum nucleus was inaugurated in September 1993 and today the collection occupies the entire complex. The exhibition intends to propose the history of the ancient sites in the Phlegraean Fields: Cuma, Puteoli, Baia, Miseno and Literno.